BOLOGNA – Il suo grande amore è il teatro. L‘attrice bolognese Veronica Schiaroli si racconta ai lettori di CinePress in questa intervista.
Ciao Veronica, cominciamo con qualcosa di leggero. Come sei entrata nel mondo del teatro, considerando anche la tua formazione in architettura?
La mia prima esperienza con il teatro è stata durante il quarto anno di liceo classico. Il nostro istituto organizzò un corso teatrale della durata di un anno in cui mettemmo in scena la Medea di Euripide a Siracusa. Fu un’ esperienza formativa ed appassionante. Per tutti gli anni dell’università avrei voluto re-intraprendere un corso teatrale ma tra impegni vari non sono riuscita. Tre anni fa mi sono imbattuta in un flyer di Gabriele Morandi regista della compagnia Daimò e ho deciso di rimettermi in gioco.
Quali sono le tue principali fonti di ispirazione nel teatro?
Tra le attrici che mi hanno ispirato maggiormente ci sono sicuramente Franca Rame e Piera degli Esposti.
Hai un sodalizio artistico particolare con Gianluca Roncato, il nostro Giangi. Cosa si apprende da un grande artista come lui?
Gianluca mi ha trasmesso l’arte dell’ironia e dell’autoironia. Perchè come ben sappiamo è più difficile interpretare ruoli comici che drammatici.
Come ti prepari per interpretare un ruolo teatrale?
Per prepararmi a interpretare un ruolo a teatro, oltre che ovviamente seguire tutte le indicazioni del regista, penso molto alla respirazione e alle intenzioni, cerco di entrare il più possibile nel personaggio, nel suo modo di pensare e di muoversi.
Hai vissuto situazioni divertenti o imbarazzanti durante una performance teatrale?
Di situazioni divertenti ce ne sono state molte, imbarazzanti direi di no anche perchè mettersi in ridicolo fa un po’ parte del gioco.
Puoi condividere qualche aneddoto divertente con noi?
Nel primo spettacolo teatrale “Terremoto finale” commedia di Daimò, interpretavo un hostess di volo, e invece di dire che dovevo prendere un aereo ho detto treno, per fortuna se ne sono accorti in pochi!
C’è un ruolo teatrale che hai amato interpretare di più?
Fino ad ora il ruolo che ho preferito è stato quello della donna in carriera, nella “Locanda di Altolà”. Una macchietta di se’ stessa, con una gestualità molto accentuata, davvero divertente!
Quali sfide ritieni siano più comuni nel teatro?
Le sfide più comuni nel mondo del teatro sono secondo me, lasciarsi andare prendendosi poco sul serio e dimenticarsi per quelle poche ore tutti i problemi della quotidianità. Nella vita di tutti i giorni porto un pò di quello che ho imparato con il teatro, cerco soprattutto in ambito lavorativo di usare una “maschera” che non significa essere falsi ma piuttosto non lasciar trapelare l’emotività che mi contraddinstingue.
Se dovessi avere un ruolo in un film quale ti piacerebbe interpretare?
In un film mi piacerebbe interpretare un personaggio storico magari ambientato nell’ottocento.
Quali consigli daresti a giovani attori o aspiranti attori che stanno iniziando la propria carriera?
Il consiglio che darei agli aspiranti attori è per primo sicuramente studiare, bisogna entrare dentro il personaggio, analizzare tutte le sue caratteristiche caratteriali, come si muove, come pensa, ed ascoltare sempre il regista perchè spesso ci si crea un’idea diversa del personaggio.
Ci sono progetti o produzioni che hai in programma per il prossimo futuro?
Il progetto per il prossimo futuro è lo spettacolo che andrà in scena a Maggio della compagnia Daimò “il nuovo servo” diretto da Gabriele Morandi. Non vedo l’ora!
LA GALLERY
LA SCHEDA
Nome Veronica
Cognome Schiaroli
Età 32
Hobby lettura
Citazione preferita “E certe pagine di certi libri che è come se ti cambiano le impronte digitali mentre li leggi” Vasco Brondi
