LE INTERVISTE D’AUTORE DELLA GIORNALISTA CARMEN MINUTOLI
***
Ho intervistato volentieri Elisabetta Pellini perché persona semplice, gentile e allo stesso tempo riservata. Si è raccontata con naturalezza e semplicità rispondendo alle tante domande e rivelando molto del suo carattere anche come donna oltre che attrice nota e brava. Buona Lettura. CM
–Elisabetta Pellini: che artista si sente?
Mi sento una “bambina “a cui è permesso vivere vite, emozioni, giocare e divertirmi interpretando personaggi diversi da me.
– Il vivere fra set e quotidianità come procede?
Amo il mio lavoro e quando sono sul Set son sempre felice. Mi piace il set, confrontarmi con attori, regista, crew e conoscere nuove persone che a volte diventano belle amicizie. La quotidianità è più noiosa, bisogna affrontare la vita reale e spesso in attesa di risposte. Le attese non mi son mai piaciute e questa è la parte che mi piace meno del mio lavoro .
Nel tempo libero, frequento gli amici , mi dedico alla mia famiglia e se posso parto per un viaggio alla scoperta di nuove culture per poi tornare alla quotidianità con energie e consapevolezze diverse, rinnovate.
–La sua è una famiglia di Artisti, in vari campi. Un valore aggiunto per lei o un “intralcio”, ovvero si sente di aver avuto privilegi per questo?
Si è vero, c’è una vena artistica nella mia famiglia dalla scultura a mio padre Oreste che con i fratelli Castiglioni ha girato due documentari in Camerun .. tutto questo non è stato un intralcio, son molto orgogliosa e felice di questo. La mia famiglia non voleva che io facessi questo percorso, perché volevano proteggermi dalle delusioni .. ma mi hanno sempre sostenuta e seguita nelle
mie, lasciandomi libera e rincuorandomi quando le cose non andavano come io sognavo e speravo. Una famiglia fa questo, ti aiuta sempre senza abbandonarti
–Talento e merito; a suo avviso quanto sono riconosciuti oggigiorno?
Un discorso complesso. Il nostro mestiere è fatto di talento, merito e tanta fortuna che ti può cambiare la vita.
–Ha fatto danza classica, sport, moda per poi passare alla recitazione; quale ambito la fa sentire più appagata?
Adoro recitare e star sul set! Gli altri son elementi che servono per interpretare un personaggio, Magari uno sport, ballo… Amo anche tanto viaggiare e conoscere e confrontarmi con nuove culture
–Chi e oggi Elisabetta? Ovvero dagli esordi in ambito artistico cos’è cambiato a distanza di tempo?
Eli è una donna che ancora crede nei sogni e li insegue… ho avuto diverse delusioni che credo mi abbiano fatto crescere ma questo non toglie il mio continuo ricercare la conoscenza e la bellezza dell’arte.
-Progetti passati e recenti già realizzati…Cosa può dirci a riguardo?
E uscito in Romania un film che ho fatto “21Rubini” di Ciprian Mega con Micky Rourke e Anthony Delon, molto bello e spero che esca anche in Italia.
Hanno appena terminato di montare un film noir sceneggiato da Claudio Masenza e Marco De Luca (che è anche il regista del noir ) girato a Reggio Calabria e Scilla che ho amato tanto e non vedo l’ora di vederlo al cinema. Stanno terminando la post produzione di un altro film che parla di Gioacchino Fiore, regia di Jordan River “Il monaco che vinse l’Apocalisse” dove interpretò la regina Costanza D’Altavilla… e tanti progetti futuri che per scaramanzia non voglio parlarne ma incrocio le dita!
-Complimenti. Vuole raccontare qualche aneddoto per esempio sui primi incontri con produttori, colleghi, personaggi vari incontrati in ambito lavorativo?
Sicuramente è stato emozionante il mio incontro con Gigi Proietti quando ho girato il Maresciallo Rocca 3 e dove anche grazie a lui ho continuato e approfondito questo sogno che è diventato lavoro. Infatti Proietti mi aveva consigliato alcuni insegnati privati per studiare, visto che lui aveva chiuso la sua scuola di recitazione. Poi l’anno scorso quando ho recitato in inglese con Mickey Rourke, attore che ho sempre amato, per me è stata una vera sfida
–Spesso la carriera delle donne, qualsiasi ambito, è contrastata da diverse difficoltà, luoghi comuni… È stato così anche per lei?
No direi di no. Forse dipenda anche da come ci si pone
-Ha qualche “rivelazione” importante?
C’è qualcosa nel vissuto ad oggi che non è ancora riuscita a realizzare ma a cui tiene fortemente?
Ci son tanti sogni e spero di realizzarli presto.
Ho in uscita un film “Buio come di cuore” di Marco De Luca a cui tengo veramente tanto e spero avrà successo. Questo per ora è il mio più grande desiderio
–Questo è una bella anticipazione! In bocca al lupo Elisabetta!
Il cinema italiano, la TV, il teatro, gli Eventi, la Radio, il web…
Quali differenze con le produzioni estere europee ed americane, dal suo punto di vista…
Dipende dalla produzione se indipendente o no e chi è il finanziatore se privato, pubblico… di quale investimento si tratta…
–Quanto pensa sia cambiato il mondo artistico, della cultura e spettacolo durante la pandemia? A suo avviso gli artisti sono stati davvero penalizzati?
All’inizio si… poi però hanno ricominciato a lavorare e c’è’ stata una grande richiesta e son partite molte produzioni nuove e progetti.
– Quindi adesso lei vede una ripresa? Un miglioramento?
C’è una ripresa soprattutto nelle serie tv e grande richiesta di contenuti per le piattaforme.
Purtroppo la gente è un po’ pigra e non va più al cinema come una volta ma aspetta di veder il film a casa e questo per me è un vero peccato.
-Un grande attore e una grande attrice sia nazionali che internazionali che reputa veramente meritevoli del successo ottenuto?
Monica Vitti; Mariangela Malato; Giancarlo Giannini; Mastroianni e Gigi Proietti, Alberto Sordi…
Emma Stone; Amy Adams; Mark Ruffalo; Brad Pit; Al Pacino .. son tantissimi e tutti davvero bravi, delle icone per me.
-Quale film ama particolarmente?
Son diversi i film che ho amato. Recentemente mi è molto piaciuto “Saltburn” oppure “Il danno” o “Ultimo tango a Parigi”
-Un ruolo che le sta particolarmente a cuore?
Quello che ho fatto nel noir “Buio come il cuore” di Marco da Luca, un ruolo misterioso, malinconico, intenso, profondo, folle…
-Il film rivelazione “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e le tematiche che affronta; cosa ne pensa? Del film e della neo regista.
Penso che son felice per Paola Cortellesi che se lo merita; son felice anche per il cinema italiano che ha avuto un grande successo e l’esordio premiato di una regista donna… che ha affrontato un argomento attuale e importante.
-Anche lei si è cimentata nella regia. Ci racconta…
Sì ho esordito alla regia di un episodio del film “Selfie Mania” dirigendo Milena Vukotic, Andrea Roncato e Bianca Nappi. Abbiamo girato in Sicilia a Santo Stefano di Camastra.
E stata una esperienza bellissima e che mi ha molto unito con gli attori, gente del paese e Blasco Giurato che è stato il mio “capitano”
Spero di aver altre occasioni per poter esordire al mio primo Lungometraggio
-Il lavoro artistico la soddisfa davvero? La fa stare bene anche quando depone “gli attrezzi del mestiere” e torna nel confort della sua casa e/o con i suoi cari?
Tornare dalla famiglia o amici e sempre bello… e con una esperienza in più.
–Quali valori sono importanti per Elisabetta? Quali prova a trasmettere?
La sincerità, lealtà, attenzione a chi amo e voglio far sentire importante.
Non amo le bugie e gli ipocriti, cerco di trasmettere me stessa in trasparenza
-Quali sono i Sogni che sente di aver già realizzato e quelli ancora nel cassetto che ha Elisabetta donna, artista?
I sogni realizzati son tutti i i lavori che ho fatto e anche i viaggi che porterò sempre nel cuore .
Quelli nel cassetto son quelli che spero arriveranno e non finiranno mai
-La classica domanda: Come si vede Elisabetta nel “futuro”?
Spero felice e serena con amici veri vicino e persone che mi amano
–Recentemente nel 2023 ha ricevuto il Vince Award. Un parere in merito…
E un premio importante di cinema che premia il merito e non è sempre così; quindi è un premio speciale, ancora più speciale! Grazie.
–Elisabetta Pellini: a chi pensa di voler dire un semplice GRAZIE?
Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto e hanno creduto in me.
–Grazie Elisabetta, Ad Maiora.CM
***
©Copyright: la presente intervista è concessa in esclusiva a Carmen Minutoli. Riutilizzo consentito citando autore intervista e fonte pubblicazione
